Studio Odontoiatrico di Endodonzia e Conservativa - dott. Ernesto Russo

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Implantologia moderna


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La moderna implantologia osteointegrata

L'implantologia è quella disciplina dell'Odontoiatria Protesica che prevede l'inserzione di impianti in titanio direttamente nell'osso. L'applicazione principe è proprio quando mancano i denti naturali o quando i denti naturali non possono essere più recuperati secondo le procedure terapeutiche standard.
Anzitutto, viene accertata la possibilità di effettuare l’ implantoprotesi attraverso un accurato esame clinico generale e odontoiatrico, sostenuto da esami ematochimici e tomo-radiografici (Dentascan e CBCT), che accertano le ottimali condizioni fisiche del paziente ed esplorano le condizioni anatomiche dei mascellari (dal punto di vista topografico, qualitativo e quantitativo).
Quindi, si effettuano delle simulazioni con l’utilizzo di modelli in gesso della bocca del paziente e l’ausilio di software dedicati.
Verificato quanto sopra, si interviene chirurgicamente per inserire una protesi supportata da una RADICE ARTIFICIALE ( denominata “ fixture” ), in materiale altamente biocompatibile come il Titanio.
La radice artificiale può variare di forma, lunghezza e superficie a seconda delle esigenze cliniche e chirurgiche.
L’intervento non è doloroso poichési opera in anestesia locale, raramente si utilizza la narcosi totale.
L’impianto deve essere accettato dal corpo umano e integrato totalmente nell’osso per impedire la mobilità del dente che altrimenti non sarebbe in grado di sostenere il carico masticatorio.
Questo processo di integrazione prende il nome di osteointegrazione.

- Osteointegrazione e fibrointegrazione -
Allo stato attuale delle conoscenza attribuiamo alla parola osteointegrazione il significato di una unione tra osso e impianto che resti stabile sotto il carico ed atta a garantire la funzione masticatoria in assenza di segni clinici o sintomi, ed alla parola fibrointegrazione significato di un insuccesso parziale che permette all'impianto che lo patisce di sopravvivere in funzione per alcuni anni con la progressiva perdita di stabilità e aumento dei disturbi connessi (sintomatologia dolorosa alla pressione, infiammazione dei tessuti molli ecc).

La procedura si divide normalmente in due fasi: la fase chirurgica, quando l'impianto viene inserito nell'osso e la fase di connessione, quando la componente protesica ( denominata "Abutment" ) viene connessa all'impianto, su cui posizionare i manufatti protesici veri e propri.
Tra le due fasi normalmente intercorre un periodo di circa 4-6 mesi, durante il quale avviene l’osteointegrazione.
La tendenza attuale prevede anche la possibilità di caricare l'impianto subito dopo la sua inserzione ( carico immediato ), anticipando il periodo di osteointegrazione.
Tale approccio richiede, però, che vengano rigorosamente soddisfatti numerosi requisiti; per questo motivo non sempre tale procedura può essere eseguita.

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