Studio Odontoiatrico di Endodonzia e Conservativa - dott. Ernesto Russo

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Salute Orale e Terapie Anti-neoplastiche

 
 
 
 
 

Come compendiare Salute Orale e Terapie Anti-neoplastiche


Presi dall'ansia della diagnosi di tumore, con la testa ingombra di preoccupazioni legate agli interventi, alla radio e chemioterapia, al dentista proprio non si pensa.
Eppure, alcune semplici cure preventive ed un controllo periodico possono essere di grande utilità per proteggere la bocca e denti da alcuni effetti negativi della terapie oncologiche.
" La Chemioterapia e, soprattutto, la Radioterapia che interessano la regione del collo e della testa possono danneggiare i denti e le gengive, oltre a creare fastidiosi disturbi alle mucose orali, condizionando il funzionamento dell'intero apparato stomatognatico. - spiega il presidente di ANDI, Gianfranco Prada - " è opportuno motivare i pazienti oncologici sull'importanza di seguire un protocollo di prevenzione odontoiatrica, facente parte integrante della terapia oncologica stessa, prima che questa abbia inizio ".
Le linee guida internazionali consigliano quindi di recarsi dall'Odontoiatra almeno un mese prima dell'inizio della terapia oncologica.
Qualsiasi focolaio infettivo all'interno della bocca, a causa del calo delle difese immunitarie dovuto alle terapie anti-blastiche o per danno diretto da terapia radiante (xerostomia), può evidenziarsi in modo eclatante, creando complicazioni di notevole entità.
La comparsa o l'aggravarsi di lesioni cariose e/o parodontali, sembra essere dovuta proprio alle due problematiche sopra esposte: la saliva contiene alcune immunoglobuline ma, soprattutto, numerosi enzimi anti-batterici, che, in condizioni normali, aiutano a mantenere l'omeostasi del cavo orale.
Oltre ciò, la chemioterapia può influenzare negativamente il pH salivare, rendendolo decisamente acido, attraverso problematiche connesse a disturbi gastroenterici (emetismo), spesso presente quale effetto collaterale della terapia stessa.
In tali condizioni, La tipologia di carie più presente è quella cosiddetta "del colletto", cioè quella regione dentale situata tra dente e margine gengivale.
Molto spesso ciò è dovuto ad una retrazione gengivale causata da infiammazione gengivale, che lascia scoperta questa zona assai vulnerabile agli effetti di un ambiente orale caratterizzato da un abbassamento notevole del pH, come quello evidenziato.
Attenzione ai sintomi riferiti dai pazienti, in quanto delle semplici dolenzie ai denti durante la masticazione, proprio nella zona irradiata, potrebbero essere i prodromi di una osteoradionecrosi dei mascellari.
In questo caso estremo, è necessaria anche la collaborazione terapeutica del Chirurgo Maxillo-facciale.
Inoltre, vi sono altri effetti che la radioterapia può indurre su tutti i tessuti a rapido rinnovamento, come le Mucositi.
Si tratta di sintomi che possono compromettere la stessa alimentazione del paziente e che possono essere mitigati attraverso l'utilizzo di collutori a base di antiistaminici, a base di Sali di magnesio ed alluminio o composti a base di Acemannano (principio attivo contenuto nell'Aloe), salvo che non si siano instaurate super-infezioni batteriche o micotiche, che necessitano di altri presidi terapeutici dedicati.

Alcuni consigli pratici:
- Prima di iniziare la chemioterapia -
> Programmare una consulenza odontoiatrica
> Trattare tutti i denti e le zone a rischio di infezione o con infezioni attive
> Terminare tutti gli interventi almeno una settimana prima dell'inizio della terapia anti-neoplastica
> Puntare al mantenimento di un elevato livello di igiene orale, associando ai presidi di igiene orale anche l'uso di collutori antibatterici (clorexidina)
- Durante la chemioterapia -
> Puntare al mantenimento di un elevato livello di igiene orale, associando ai presidi di igiene orale anche l'uso di collutori antibatterici (clorexidina)
> Trattare i sintomi della mucosite o della xerostomia
> Per i portatori di protesi dentarie amovibili, controllare periodicamente la congruenza dei manufatti protesici
- Dopo la chemioterapia -
> Rivalutare la situazione orale e gli effetti provocati dalla terapia antiblastica
> Programmare visite periodiche con sedute di igiene professionale dedicate
> Evitare interventi importanti nei sei mesi successivi ad una eventuale radioterapia di supporto alla chemioterapia

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