Studio Odontoiatrico di Endodonzia e Conservativa - dott. Ernesto Russo

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Ritrattamenti

 

Il Ritrattamento Endodontico


- Quando è necessario ?
II trattamento endodontico viene eseguito perché la polpa, comunemente chiamata dai Pazienti "nervo", era stata irrimediabilmente danneggiata. Sebbene la polpa sia stata rimossa e sostituita con un materiale di otturazione, in sporadici casi il dente potrebbe dover essere ritrattato per problemi dovuti ad una o più delle seguenti cause:

  • Incompleta detersione e otturazione dei canali = Perché il trattamento endodontico (devitalizzazione) abbia successo i canali delle radici devono essere interamente detersi ed otturati. Alcuni canali sono a volte così stretti, calcificati o curvi che i più piccoli strumenti usati per ripulirli non riescono a percorrerli. Altri canali sono cosi piccoli che non sono facilmente individuabili, oppure alcuni canali sono otturati in maniera approssimativa.

  • Trauma radicolare = Un nuovo trauma può aver causato la frattura della radice e una cisti o un'infezione possono essersi sviluppate all'apice (punta) della radice.

  • Nuova carie = Una nuova carie può distruggere la corona del dente ed esporre il materiale da otturazione del canale ai batteri e alla saliva causando una nuova infezione nei canali delle radici. Una frattura o incrinatura di un'otturazione o la decementazione di una corona o dì un perno radicolare possono determinare i medesimi danni.

- Chi può eseguire il ritrattamento endodontico ?
Tutti gli Odontoiatri hanno la preparazione sufficiente per eseguire i ritrattamenti. Molti casi sono però veramente complessi e richiedono l'intervento di specialisti in questo settore, che dedicano, quasi esclusivamente, la loro attività professionale all' Endodonzia e che perciò sono più esperti nell'eseguire tali terapie.
Occasionalmente un dente che è stato sottoposto a trattamento endodontico, può non guarire nonostante la terapia e questo anche dopo mesi o anni. Quando questo accade, il dente spesso può essere recuperato con un secondo trattamento endodontico.
- In cosa consiste?
Il dente deve essene riaperto, i canali nuovamente detersi ed otturati. Nei casi in cui non sia possibile tutto ciò (canali curvi, perni nei canali, ecc.) può essere necessario un'intervento di ENDODONZIA CHIRURGICA che permette di esporre l'apice del dente al fine di poterlo sigillare (apicectomia ed otturazione retrograda).
- Farà male ?
Durante il trattamento il dolore viene tenuto sotto contrailo grazie all'anestesia locale .
Soggettivamente, un certo indolenzimento ( alla percussione), può essere presente per qualche giorno durante e/o dopo l'esecuzione della terapia, che si può contenere efficacemente con i più comuni analgesici FANS.
In alcuni casi, in denti particolarmente infetti, può manifestarsi, dopo l'applicazione della necessaria medicazione intermedia, un gonfione con discreta dolenzia, che potrebbe rendere necessaria anche una terapia antibiotica di supporto .
- Quante sedute occorreranno ?
Il RITRATTAMENTO ENDODONTICO è una procedura che richiede, per una sua corretta esecuzione,l'utilizzo di strumenti appositamente studiati allo scopo e lo svolgimento di delicati passaggi operativi consequenziali tra loro.
Difficoltà di varia natura (anatomiche o tecniche) non sempre consentono di portare a termine il ritrattamento endodontico in un'unica seduta; pertanto, potrebbero necessitare più sedute.
Nel frattempo, il dente in questione verrà opportunamente medicato ed otturato provvisoriamente ( con cotone + cavit o compomero ).
- Quali sono le possibilità alternative ?
Nonostante il ritrattamento si configuri come terapia estrema o di "compromesso", certamente potrebbe rappresentare l'unica alternativa all'estrazione.
La perdita di un dente può determinare una serie di disturbi all'apparato stornato gnatico, conseguenti allo spostamento dei denti vicini con gravi interferenze nell'occlusione e nella masticazione.
Qualora non fosse proprio possibile recuperare il dente così gravemente compromesso, quest'ultimo potrà essere rimpiazzato o con un ponte protesico fisso ancorato ai denti viciniori, oppure, con una protesi su impianto osteointegrato.
Ad ogni modo, nonostante le moderne tecnologie consentano di spostare più avanti i limiti terapeutici, niente attualmente è migliore e più congruo del dente naturale.
L'Odontoiatra Endodontista fornirà, a tal riguardo, tutte le informazioni e le alternative terapeutiche, affinchè il paziente possa decidere in completa tranquillità e consapevolezza.

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