Studio Odontoiatrico di Endodonzia e Conservativa - dott. Ernesto Russo

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raccomandazioni in gravidanza

 
 
 
 
 
 

Raccomandazioni durante la gravidanza

Delia (Jasmine Trinca) e  Gaetano (Riccardo Scamarcio), i protagonisti del film di Sergio Castellito "Nessuno si salva da solo" tratto dal libro scritto dalla moglie, Margaret Mazzantini, (Mondadori editore 2011), si incontrano per una cena durante la quale discuteranno di come far trascorrere l'estate ai bambini.
I due sono da poco separati. La cena occupa l'intero svolgimento del film, continui flashback ripercorrono la vita dei protagonisti, dall'entusiasmo dei primi anni di vita in comune, all'insorgere dei primi problemi, fino alla separazione.
Il sorriso ha un ruolo importante nel film, Delia ha in passato sofferto di anoressia che ha anche rovinato il suo sorriso; ben visibili le tipiche erosioni da vomito sugli incisivi inferiori molto ber riprodotte dai truccatori.
Un episodio che ha fortemente influito sui rapporti tra Delia e Gaetano è stato l'aborto a cui Delia è stata costretta quando era incinta del terzo figlio. Delia si decide  a farsi curare i denti, con la contrarietà di Gaetano, i cui ricordi dei primi baci erano legati all'imperfezione dei denti di Delia.  
Il dentista, all'oscuro della gravidanza in quanto non comunicato -nonostante Delia lavori nel campo della sanità- esegue le radiografie senza protezione, così si rende necessario l'aborto per evitare pericoli di malformazioni. Almeno così viene motivato nel film.
Ma è davvero così pericoloso per una futura mamma sottoporsi ad una radiografia ai denti, e questa può provocare una malformazione al feto?
"Assolutamente no", come affermato in una recente intervista rilasciata a odontoiatria33 dalla prof.ssa Antonella Polimeni, professore ordinario dell'Università La Sapienza e componente del Gruppo tecnico sull'Odontoiatria presso il Ministero della Salute che ha recentemente licenziato le "Raccomandazioni per la promozione della salute orale in età perinatale" (download>>>
).
"Possiamo tranquillizzare la nostre pazienti che le misure diagnostiche, comprese le radiografie, possono essere intraprese in modo sicuro. Comunque vi sono delle precauzioni che debbono essere adottate".
Consigliato ridurre "al necessario" le indagini radiografiche nel corso di tutta la gravidanza, rispettando la  normale prassi dell'utilizzo del telo protettivo da posizionare sull'addome della gestante.
"La comunità scientifica" -continua la prof.ssa Polimeni- "indica che la soglia di rischio durante la gravidanza si raggiunge con l’equivalente di dose assorbita con almeno 4 TAC total-body (32-34 mSv), che quindi investono direttamente il feto.
I valori di una rx ortopanoramica (48-54 µSv) o di una rx endorale (3-5 µSv) sono davvero molto ridotti ".
"Chiarito questo" -conclude la prof.ssa Polimeni- "il consiglio è quello di eseguire una indagine radiografica, su qualsiasi paziente, solo quando questa è realmente necessaria".


 
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