Studio Odontoiatrico di Endodonzia e Conservativa - dott. Ernesto Russo

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campagna OSAS - Linee guida

 
 
 
 
 
 

Dal Ministero della Salute le Linee guida sull'OSAS.
All'Odontoiatra il ruolo di "sentinella diagnostica"


Negli anni l'approccio alle Sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (Obstructive Sleep Apnea Syndrome, OSAS) è diventato un approccio multidisciplinare, dove l'Odontoiatra ha assunto un ruolo importante sia nella diagnosi che nella cura, attraverso terapie poco invasive e molto efficaci, nella gran maggioranza dei casi.
Per ribadire l'importanza dell'Odontoiatra come "sentinella diagnostica" per questa patologia spesso trascurata e molto pericoloso anche dal punto di vista sciale (il 25% degli incidenti stradali sarebbero causati da colpi di sonno provocati da OSAS) il Ministero della Salute ha pubblicato le "Linee guida nazionali per la prevenzione ed il trattamento odontoiatrico della sindrome delle apnee ostruttive nel sonno ", sia per l'Adulto che per l'Età Evolutiva.
Lo scopo delle Linee guida è quello di fornire raccomandazioni ed indicazioni "evidence based" per la gestione odontoiatrica della sindrome delle apnee ostruttive nel sonno.
Linee guida si rivolgono agli Odontoiatri, affichè possano costituire un network di flusso informativo e di competenze con i medici di medicina generale, i medici specialisti, ed i professionisti sanitari della riabilitazione per meglio intercettare precocemente i pazienti a rischio e seguire meglio quelli affetti da OSAS.

Cosa sono le OSAS
La sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (Obstructive Sleep Apnea Syndrome, OSAS) è un disturbo respiratorio del sonno caratterizzato da episodi ripetuti di completa (apnea) o parziale (ipopnea) ostruzione delle vie aeree superiori, con riduzioni fasiche dei valori della saturazione d'ossigeno arteriosa e possibile aumento dell'anidride carbonica ematica. Le ripetute apnee e ipoapnee determinano uno sforzo respiratorio con possibili variazioni della frequenza cardiaca, frammentazione del sonno ed aumento dei valori della pressione arteriosa, sia sistemica sia polmonare.
I sintomi notturni che caratterizzano l'OSAS sono: russamento abituale, pause respiratorie nel sonno riferite dal partner, risvegli con sensazione di soffocamento, sonno notturno agitato, nicturia, xerostomia e, in misura minore, sudorazione notturna eccessiva.
Le conseguenze diurne dell'OSAS sono: sensazione di sonno non ristoratore, cefalea, eccessiva sonnolenza diurna, aumentato rischio di incidenti stradali (da 3.5 a 8 volte maggiore della popolazione di controllo), deficit cognitivi (in particolare disturbi di memoria, concentrazione ed attenzione) e, in misura minore, depressione del tono dell'umore ed impotenza sessuale.
Nei pazienti con OSAS, a seconda dell'entità del quadro patologico (durata dell'apnea e percentuale di desaturazione correlata), il sonno può risultare frammentato con parziali risvegli di cui il paziente non risulta consapevole. In questo modo l'apnea non permette il raggiungimento del sonno profondo ristoratore e determina sonnolenza diurna. La ridotta qualità del sonno, con sonnolenza diurna, si associa ad alterazioni delle performance, diminuzione della concentrazione, irritabilità e, nei casi più gravi, con un vero e proprio rallentamento psicomotorio. Tutti questi fattori influiscono gravemente sulla qualità della vita del paziente sono destinati ad evolvere verso quadri clinici più gravi, caratterizzati dalla maggiore possibilità di comparsa di patologie quali ipertensione arteriosa sistemica, cardiopatia ischemica, infarto, ipertensione polmonare e aritmie cardiache.

Da evidenziare la campagna di sensibilizzazione "Allarme apnee notturne"  che ANDI ha lanciato con lo scopo di portare all'attenzione delle persone questa patologia, per la cui diagnosi e cura la figura del medico dentista è considerata fondamentale. >>>download  InformANDI n° 41  e  45
Grazie a questa campagna, i pazienti sapranno di poter interpellare il proprio dentista ANDI per riceverne informazioni corrette e per prendere parte a vere e proprie attività di screening effettuate con test appositi, a seguito dei quali i casi positivi saranno indirizzati presso centri specialistici, per esami più approfonditi e per meglio definire le strategie terapeutiche.

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